Nel panorama degli chef siciliani, la personalità di Salvatore Vicari è di sicuro tra le meno convenzionali.
Con una formazione universitaria in ambito giuridico ed esperienze professionali di diverso genere alle spalle, Vicari approda già adulto al mestiere di chef per curiosità e passione.
Il suo è un percorso da autodidatta ispirato ad alcuni punti di riferimento importanti della scena gourmet nazionale e internazionale e guidato da un intuito vivace e dal gusto personale. Grazie anche al sostegno della moglie Jessica Andolina, sempre al suo fianco nell’intraprendere nuovi progetti, Vicari costruisce in pochi anni una proposta chiaramente definita che si distingue per originalità e qualità. Riconoscimenti e attestazioni di stima non tardano ad arrivare e il ristorante che porta il suo nome, a Noto, viene ben presto recensito dalle più autorevoli riviste di settore e inserito nelle più prestigiose guide enogastronomiche.
Accanto a quella per la cucina, lo chef coltiva con altrettanta dedizione la passione per il teatro, affiancato anche in questo dalla sua famiglia.
Sovrintendente del “Teatro Tina di Lorenzo” di Noto, Vicari è anche attore: una seconda modalità espressiva, un altro modo di stare davanti a un pubblico ed esibirsi nella propria arte.
Non stupisce che da una simile varietà di interessi derivi un approccio alla ristorazione sfaccettato e colto, capace di mescolare gli stimoli provenienti dai diversi ambiti trasformandoli in una cucina tanto solida e strutturata nella tecnica, quanto versatile e aperta al gusto del gioco e dell’innovazione.
Proprio la tensione costante verso l’innovazione è la spinta che, nel 2024, porta Salvatore e Jessica ad affrontare una sfida ambiziosa: associare i propri nomi, ormai ampiamente affermati, a quello dello storico ristorante e lounge bar di Noto Anche gli Angeli, imprimendo un’impronta inconfondibile sulla filosofia di cucina e sulla gestione della sala. Una scommessa senza dubbio vinta, che sin da subito raccoglie il più ampio consenso.